La carta è un materiale igroscopico (cioè sensibile all’umidità) composto da fibre prevalentemente vegetali. La carta, prima di divenire tale, subisce un processo di trasformazione che unisce le fibre cellulosiche fino alla completa essiccazione. La versatilità della carta ha rivoluzionato il campo industriale ed artigianale, adibendola a molteplici scopi. La carta è uno strumento storico nella civiltà umana e la sua scoperta ha rivoluzionato intere epoche. La storia della carta risale a milioni di anni fa quando la scrittura divenne un mezzo di comunicazione fondamentale.
Le prime scritture ritrovate appartengono agli albori della civiltà umana; sono delle incisioni praticate su pietra, argilla e legno. Ritrovamenti egiziani a Saqqara nella tomba di Hemaka (3.000 a.C.) testimoniano che in questa regione le scritture erano effettuate su papiro, una pianta acquatica tipica della zona fluviale del Nilo. L’Egitto costruì un impero commerciale che coinvolse tutto il bacino mediterraneo e il medio oriente. La pergamena (o cartapecora) era un supporto ricavato dalla lavorazione della pelle animale del vitello, dell’agnello, della pecora o della capra che, previa macerazione (con lo scopo di depilazione) nella calce, veniva stirata, essiccata e levigata con pietra pomice. La pergamena prese il nome della città asiatica Pergamo dove, secondo Plinio il Vecchio, sostituì il papiro. Il papiro era un materiale di facile produzione e più economico rispetto alla pergamena, pertanto i due supporti si concorsero fino all’arrivo della carta.
Gli abili fabbricanti di carta, che conservarono gelosamente i segreti della produzione, furono i cinesi. Secondo Marco Polo, viaggiatore veneziano, in un passo del suo Milione, lo scopritore della carta fu Ts’ai Lun, un eunuco della corte cinese dell’imperatore Ho Ti. Il ministro cinese fabbricò carta con della seta, scorze di gelso, steli di bambù, paglia del tè e canapa. Il procedimento consisteva nel ridurre in poltiglia le fibre vegetali, battuti in mortai di pietra con pestelli di legno. Dopo anni di segreti, la produzione si diffuse in Corea e in Giappone fino all’Arabia che con nuove tecniche e materiali quali lino e canapa, hanno diffuso la carta in Europa. Nelle epoche, la carta subì grandi trasformazioni nel processo di produzione; attualmente si utilizzano anche sistemi di riciclaggio che permettono di salvaguardare l’ecosistema e di produrre quantità per il largo consumo.
Prima dell’era industriale, un manufatto in carta, aveva un valore di pregio per l’articolata produzione lasciando la maggioranza della popolazione analfabeta. In epoca moderna, con l’avvento della rivoluzione industriale, la carta assunse un nuovo valore.