Dopo aver concluso che il piatto si può chiamare in tutti e due i modi, dipende dai luoghi e dalle abitudini, rimane ancora il dubbio se la grafia corretta sia “cuscus” senza la “o”, e se per scriverlo serva una sola parola o due: “cus cus”.
Difficile venirne a capo, almeno per me, sarà che quando un piatto esce dai proprio confini per entrare nella cucina di altri paesi è normale che si adatti alla cultura che incontra. Nella maggior parte dei casi, la versione italiana del cous cous o tabulè prevede l’utilizzo di questo cereale in forma precotta, altrimenti servirebbero una couscoussiera e molto tempo. Facciamo nostro il motto “minimo sforzo massima resa”, e godiamoci una preparazione veloce e utilissima specie in estate.
Le origini del cous cous sono nordafricane, tanto che ogni paese di quell’area ha il suo modo di cucinarlo, ma è utilizzato anche in Sicilia, in particolare nella versione con il pesce (alla Trapanese).
Anche noi possiamo sbizzarrirci abbinandolo a ogni tipo di legume o verdure a seconda della stagione e del gusto. Il nutrizionista consiglierebbe di mangiarne una volta alla settimana, separatamente dai legumi però, abbondando con le verdure e magari cotto nell’acqua, non nel brodo. Sessanta grammi di cous cous semintegrale con le verdure indicate apporta circa 200 kcal oltra a dare un senso di sazietà.
Ingredienti
200 gr di cous cous semintegrale biologico
brodo di verdure (nello stesso volume del cous cous)
1 pomodoro ben maturo (oppure 8 pachino)
2 carote
1 costa di sedano
1 piccolo cipollotto fresco
2 foglie di latturga
1 cucchiaio di olio evo
sale
prezzemolo
menta glaciale
1 pizzico di curcuma
1 pizzico di pepe
Cuocere il cous cous come indicato sulla confezione, cioè nello stesso volume di brodo. La semola assorbirà tutto il liquido, toglierlo dal fuoco appena giunto a cottura. Sgranare il cous cous e allargarlo per lasciarlo intepidire.
Tagliare tutte le verdure: il cipollotto finissimo, il pomodoro a dadini levando l’acqua vegetazione, la lattuga, la carota e il sedano. Personalmente, preferisco cuocere una decina di minuti al vapore le carote e il sedano prima di unirli agli altri ingredienti, ma è facoltativo.
Mescolate insieme tutte le verdure alla semola, unite il prezzemolo e la menta ben tritati, sale, olio e pepe. Alla fine, se piace, la punta di un cucchiaino di curcuma aggiunge al piatto un certo profumo etnico.